Quarantottesimo giorno 225 km, progressivo 10.900 km
È mattina, qui in Belgio le scuole sono già ricominciate, per le vie del quartiere di Molenbeek si vedono bambini accompagnati dai genitori con le loro cartelle in spalla e ragazze col velo e lo zaino che aspettano l’autobus. Siamo in partenza, un po’ dispiace lasciare Bruxelles, perfino il malandato ma vivo quartiere di Molenbeek che ci ha ospitato, vivo come la capitale coi suoi angoli colorati e i suoi locali pieni di giovani. Lasciamo col camper la città nel traffico di una normale giornata lavorativa fino a prendere l’autostrada in direzione Lussemburgo. Varchiamo il confine del piccolo Stato, dove nessuno di noi 5 era mai stato prima, l’undicesimo Paese che attraversiamo in questo viaggio. Poco oltre il confine facciamo il pieno di Diesel, che qui per via della tassazione agevolata costa molto meno che altrove. Arriviamo alla nostra destinazione, un’area attrezzata per camper, completamente automatizzata, nella piccola cittadine di Vianden: un bel posto tranquillo, parcheggio sull’erba di fronte al fiume Our che scorre, con a lato le montagne ricoperte di boschi.
Vianden infatti è un piccolo borgo medioevale incastonato tra le montagne, con un antico castello che domina il paese dall’alto. Facciamo una passeggiata lungo fiume, dove ci sono perfino delle moderne poltrone in legno su piccoli moli accanto all’acqua, che scorre fragorosa per via di alcune piccole rapide più a monte. In una decina di minuti siamo già al ponte di pietra a doppia arcata che porta sulla riva opposta a Vianden.
Il posto è tranquillo, c’è un’unica strada in salita tra file di basse case, che conduce ripida nell’ultimo tratto fino al Castello, ci accontentiamo di ammirarlo dal basso perché ci sorprende un temporale che ci fa decidere di ritornare verso il camper. In questo piccolo borgo visse per alcuni mesi durante il suo esilio, lo scrittore Victor Hugo, padre del Romanticismo francese; una targa ed un busto in bronzo ricordano il suo soggiorno, accanto ad un piccolo museo a lui dedicato e ad un albergo ristorante che ha preso il suo nome. Vianden non è un posto dove ci sia molto da vedere, ma un posto piacevole e tranquillo dove trascorrere una giornata in riva al fiume. Si fa sera, restiamo in camper in attesa che smetta di piovere, lavorando al nostro blog. Siamo agli ultimi giorni di viaggio, oltre alla stanchezza, prevale un senso di tristezza per una grande Avventura che volge al termine, ma proviamo a non pensarci.
È già buio quando, dopo cena, una volta che ha smesso di piovere, lasciando Anna e Sara in camper, ci facciamo una nuova passeggiata verso il paese, praticamente deserto, illuminato dalle luci gialle dei vecchi lampioni; la foschia che avvolge le montagne a tratti nasconde il castello, che riappare non appena le nubi si diradano, creando un effetto tetro e misterioso, sembra più di essere in Transilvania in una grigia giornata di autunno, invece siamo nel ricco e verde Lussemburgo. È ora di rientrare, nel silenzio quasi assoluto, l’unico suono che si sente è quello dell’acqua del fiume che scorre proprio a pochi metri da noi.
SOSTA CAMPER
Area sosta camper Rue Neugarten 2 Vianden, tutti servizi disponibili, bagni, docce, costo per 24 ore di sosta 22 euro, compresa elettricità .