Passeggiare per la Medina Patrimonio dellāUnesco
Essaouira cattura il viaggiatore da subito: ha unāatmosfera indescrivibilmente rilassata, emana luce con le sue case color bianco e gli infissi di molte porte e finestre di un blu acceso, che la fanno vagamente assomigliare ad una localitĆ greca, ma con lo spirito arabo-africano. Lāazzurro del cielo e il blu intenso del mare sopra al quale volano centinaia di gabbiani, fanno da cornice allāantica Medina, racchiusa da alte mura fortificate, dichiarata dal 2001 patrimonio dellāUnesco perchĆ© rappresenta uno straordinario esempio di cittĆ fortificata.
Al suo interno ĆØ un labirinto di vicoli, alcuni stretti altri larghi, alcuni colmi di merce in vendita, colorata e pittoresca, tutti pedonali senza auto e con pochi scooter.
Qualche anziano passa trasportando pesce fresco sul retro della propria bicicletta, altri sono avvolti da lunghe tuniche dal cappuccio a punta che li fanno sembrare personaggi de āIl Signore degli Anelliā. Si tratta della djellaba, un abito tradizionale lungo fino ai piedi e con un cappuccio che serve per ripararsi dal sole, ma anche dal vento e dalla sabbia.
Percorrere a piedi le strette stradine della Medina ĆØ rilassante, dopo aver lasciato le caotiche vie di Marrakech, si puĆ² arrivare fino al Bastione di Skala de la Ville, costruito lungo la scogliera, di fronte allāOceano Atlantico. Una breve e lieve salita porta in cima fino ad una spianata pedonale con i cannoni in ottone risalenti al XVIII secolo che puntano verso il mare. La vista da qui ĆØ superlativa.
Poco piĆ¹ in basso ci sono le botteghe dove gli artigiani del legno e i pittori espongono le loro opere, insieme ai commercianti di tappeti berberi, che sono appesi un poā ovunque come anche le babbucce e le infradito in cuoio dai design originali e le immancabili botteghe di cooperative che vendono olio di Argan e suoi derivati.
Mi dirigo verso il porto, prima arrivo nel grande spiazzo Mullay Hassan, la piazza principale della cittĆ : da un lato le mura, dagli altri caffĆØ e ristoranti con terrazza e di fronte la strada che conduce al porto. Questo breve tratto di passeggiata pieno di gabbiani offre degli scorci stupendi sulla Medina, con le sue costruzioni color bianco protette dalle mura fortificate. Poco prima del porto dei piccoli baracchini vendono pesce fritto appena pescato.
Essaouira dove convivono gatti e gabbiani
Ci sono gatti ovunque, sono tantissimi, lāabbondanza di cibo aiuta, se ne vedono dappertutto, perfino placidamente sdraiati a riposare sui tappeti in vendita delle botteghe, uno addirittura acciambellato dentro una ciotola di ottone esposta su un banco vendita: sono ben tollerati da tutti, anche dai gabbiani che ci convivono passeggiandoci quasi accanto. Gatti e gabbiani sono una caratteristica di questa cittadina e si spartiscono serenamente gli avanzi del pescato.
Essaouira, una passeggiata nel porto
Eccomi al piccolo porto dove il verso dei gabbiani aumenta la sua portata sino a diventare quasi assordante. Mi addentro curioso qua dove i turisti non osano, ma in punta di piedi, nessuno mentre lavora gradisce essere fotografato, ĆØ un peccato ma rispetto, mi limito ad osservare la vendita del pesce appena pescato, uomini anziani con vecchie giacche, giovani in tuta o con le maglie da calcio dei club europei e donne anziane coi loro veli, tanti colori, come quelli dei pescherecci di legno, mentre le piccole barche sempre in legno, hanno tutte lo stesso colore azzurro intenso.
Mellah, il quartiere ebraico
Torno allāinterno della Medina percorrendola in tutta la sua lunghezza fino al quartiere della Mellah, il quartiere ebraico, dove i vicoli diventano ancora piĆ¹ stretti. Mogador era lāantico nome della cittĆ , significa āpiccola fortezzaā ed infatti Essaouira ĆØ piccola, ma ĆØ facile perdersi ugualmente tra i suoi labirintici vicoli.
Mi ritrovo al Bastione di Skala de la Ville, mi siedo in uno degli anfratti delle fortificazioni; un uomo passa vendendo paste dolci su di un vassoio: chi ĆØ qui lo ĆØ per osservare il mare, aspettare il tramonto o semplicemente riflettere, pensare…lāunico suono che si sente ĆØ quello del mare che si infrange tra gli scogli, unito al verso di qualche gabbiano di passaggio. Non voglio paragonare questo luogo al Malecon di LāHavana, uno dei luoghi che amo di piĆ¹ al mondo, sarei blasfemo, perĆ² un qualcosa mi fa tornare la mente proprio lĆ …
Guardo lāorizzonte e lāombra in controluce di un uomo che pesca tra gli scogli piĆ¹ lontani, incurante degli schizzi delle onde.
Essaouira, il tramonto sullāoceano
Il sole intanto lentamente scende, scaldando i colori, anche quello bianco delle case alle mie spalle, creando una luce magica. E cosƬ la grande palla di fuoco va a spegnersi allāorizzonte nelle acque ora blu intenso dellāOceano Atlantico. Si alza un vento fresco e la differenza di temperatura si sente; le strade di Essaouira si riempiono lentamente di gente, soprattutto locali, ed ĆØ un sollievo non dover schivare scooter e biciclette ad ogni metro.
Il muezzin diffonde il richiamo alla preghiera per i fedeli, scende la notte e la cittĆ si sveglia.