Sesto giorno 331 km, progressivo 1.708 km
Stamattina si riparte in direzione Copenaghen, prima però, lasciato il bel campeggio Oasen, con il camper ci dirigiamo verso la spiaggia di Lakolk, poco distante.
Lakolk strand qui e’ definita la spiaggia più grande d’Europa, la sua particolarità è che in gran parte si può attraversare proprio in camper! Appena arrivati si estende infatti davanti a noi un’immensa distesa di sabbia battuta che iniziamo a percorrere in direzione del mare. Non siamo gli unici, ci sono diversi camper e qualche auto, ma lo spazio è talmente grande che tutti i mezzi sembrano dei puntini all’orizzonte. Percorriamo centinaia di metri fino a lasciare il mezzo a poca distanza dal tratto di sabbia meno battuto, quasi a riva. È impressionante la vastità di questa spiaggia, sembra un infinito di sabbia e cielo, che brilla azzurro con le sue immancabili nuvolette bianche ed una luce fortissima.
Scendiamo per fare qualche foto e passeggiare un po’, lo spazio è grande ma c’è comunque tanta gente, qualche temerario fa anche il bagno nelle fredde acque, mentre altri fanno volare in cielo grandi aquiloni colorati, mossi dall’immancabile vento. Tappa assolutamente da fare se si passa da queste parti.
Pranziamo in camper proprio qui, sulla spiaggia, per poi riprendere la strada in direzione est. Lungo il tragitto attraversiamo un lungo ponte che collega la penisola danese all’isola Zeeland dove si trova la capitale, sembra di guidare a precipizio sul mare per chilometri. Arriviamo a Copenaghen dopo quasi 4 ore di strada, la nostra casa mobile sarà per le prossime due notti alla piccola area sosta Københavns Autocamper Park, un parcheggio attrezzato adiacente al molo di attracco delle navi da crociera, in una zona portuale semi deserta, ma che ci sembra da subito sicura e tranquilla. Abbiamo una parte di pomeriggio a disposizione, così decidiamo di provare a prendere insieme a Marlena l’autobus 164 che fa capolinea proprio qui davanti: il mezzo è vuoto, facciamo i biglietti a bordo pagando all’autista, per Marlena è la prima volta su un mezzo pubblico, lei che è una fifona per queste cose, ma ci sorprende e nonostante un po’ di timore iniziale alla partenza, sembra addirittura che le piaccia. Risparmiamo così una buona mezz’ora di strada, l’autobus ci lascia in prossimità della metropolitana e da qui ci incamminiamo verso il centro città a piedi: la temperatura è gradevole, quando soffia il vento fa un po’ freddo, ma una felpa è sufficiente. La strada a piedi però si rivela più lunga di quanto pensassimo, dopo oltre mezz’ora di camminata in un nulla tranquillo, arriviamo al Kastellet, un’antica fortezza a forma di stella, circondata da un bel parco cittadino. Tutto emana un’atmosfera rilassata, in questa zona c’è poca gente, qualcuno fa jogging, qualche turista si aggira come noi tra le lunghe file di case rosse vicine ad una fiamma ardente.
Da qui sempre a piedi arriviamo a vedere uno dei monumenti simbolo della città, la statua in bronzo della Sirenetta, posizionata nell’acqua vicino al porto, seduta su due scogli, che delude per le sue dimensioni ridotte, ma rimane comunque uno dei simboli più fotografati d’Europa.
Poco distante ammiriamo anche l’imponente fontana di Gefion, che rappresenta la dea norrena Gefion che trasforma i suoi figli in buoi per conquistare le terre svedesi.
Continueremo la nostra scoperta di Copenaghen domani, la stanchezza e la fame cominciano a farsi sentire, così ci fermiamo a mangiare dei tramezzini, seduti su una panchina in uno dei numerosi parchi della città: ci aspetta una lunga passeggiata per il ritorno al camper.