Quarantacinquesimo giorno 0 km, progressivo 10.562 km
Secondo giorno nella cittadina di Bruges: questa notte ha piovuto, per fortuna ora ha smesso e sta uscendo anche un bel sole. Ci incamminiamo verso il centro e cominciamo il nostro giro, questa volta cercando gli scorci che fanno definire questa cittadina la Venezia del Nord. Arriviamo a Rosari Quay, lungo uno dei canali che attraversano Bruges, un angolo pittoresco arricchito da un grande albero di salice piangente che si riversa verso l’acqua del canale sottostante.
Seguendo il corso dei canali arriviamo ad un angolo con ponticelli in legno e tanti cigni e papere che riposano su uno spiazzo d’erba a bordo acqua, in quello che viene chiamato il lago degli innamorati: il cigno è l’animale emblema di Bruges, la leggenda narra che in seguito all’uccisione di un amministratore della città , il cui stemma di famiglia era appunto un cigno bianco, l’imperatore per ritorsione obbligò gli abitanti a popolare i laghi e canali della zona con i cigni.
Poco distante si apre uno spiazzo quadrato, con alti alberi al centro, contornato da file di basse case bianche, sono le case delle beghine, le suore laiche che abitano questo luogo dove i cartelli invitano al silenzio; nella zona si affollano diversi gruppi di turisti da tour organizzati, nonostante ciò, allontanandosi dalle folle, si riescono a trovare angoli silenziosi e suggestivi.
Usciamo e percorrendo le vite piene di negozi di cioccolato, torniamo in Grote Markt, dove oggi il sole e il cielo azzurro rendono ancora più belli i colori delle case della grande piazza.
Anna e Sara sono un po’ stanche, la fatica fisica del lungo viaggio comincia a farsi sentire, così decidiamo di tornare al campeggio e lasciare loro e Marlena a rilassarsi in camper, mentre noi due ce ne torniamo a piedi nel centro storico. Oggi sembra che il numero di turisti sia aumentato rispetto a ieri: camminiamo lungo Steenstraat, la via piena di negozi, che collega Grote Markt alla maestosa Cattedrale di San Salvatore. Qui, in una piazzetta, si stanno esibendo due artisti di strada davvero eccentrici e bravi, sono i Monkeys Yeah, due ragazzi messicani che suonano le percussioni in maniera magistrale, ma le loro percussioni sono in realtà secchi in plastica, grandi bottiglioni vuoti sempre in plastica, pentole e coperchi. Davvero bravi. Proseguiamo la nostra passeggiata, ammiriamo da vicino la chiesa di Nostra Signora, la sua torre misura 122 metri ed e’ tra le più alte in Belgio, tra le casette di Bruges spicca particolarmente. Senza Marlena possiamo entrare anche nella chiesa di San Salvatore e goderci la musica dell’immenso organo.
Decidiamo di assaggiare le birre del famoso De Halve Maan, unico birrificio ancora attivo nel centro di Bruges, specializzato in birre al triplice malto con un breve periodo di fermentazione, ci piacciono tanto da farne scorta nel loro negozio. Un po’ carichi torniamo al camper passando per la Kruispoort gate, facciamo un ultimo sforzo e ci arrampichiamo sulla vicina collinetta per vedere il mulino che sorge sull’antica cinta muraria della città .
L’ultimo tratto della nostra passeggiata lo facciamo nel quartiere vicino al Memling Camping e scopriamo che oggi c’e’ il “garageverkoop”, una vendita dell’usato di zona, ognuno mette in vendita quello che non usa più nel giardinetto di casa. Tra le bancarelle improvvisate ci sono soprattutto vestiti ed accessori per bambini, ma noi riusciamo a trovare delle piccole piante grasse in regalo e decidiamo di adottarle, le porteremo nel nostro balcone a Milano, andranno ad aggiungersi alle altre piante che speriamo siano sopravvissute alla calura e ai temporali che ci sono stati a casa. Ci piace l’idea che una parte del viaggio vivrà letteralmente a casa nostra!
SOSTA CAMPER
Camping Memling, Veltemweg 109 Bruges.