Dall’isola di Texel a Bruges

Quarantaquattresimo giorno 338 km, progressivo 10.562 km

Che bella l’isola di Texel, che pace questi giorni nella tranquillità della campagna, ci volevano per riportarci un po’ alla pace e al contatto con la natura che abbiamo vissuto in Scandinavia. Ora si riparte, abbiamo ancora tanta strada da fare, ma per ultima cosa salutiamo gli amici del campeggio Tesselse.

Ci imbarchiamo presto sul grande traghetto della compagnia Teso, insieme ad un buon numero di camper e tir. Lasciamo così le isole Frisone olandesi, la nave lascia il porto seguita dai gabbiani, mentre noi facciamo un breve giro curiosando nei suoi moderni e grandi interni. Il tragitto è breve, in 20 minuti siamo di nuovo sul camper e sbrachiamo al porto di Den Helder. Le operazioni di sbarco durano un po’ per via del gran numero di veicoli, poi però usciti dall’imbuto del porto, la strada si libera.

Siamo diretti in Belgio, nella città di Bruges. Percorriamo l’autostrada attraversando in lungo mezza Olanda, con gli ultimi mulini a vento lungo le strade, fino alla infinita e trafficata tangenziale attorno alla città di Anversa, siamo in Belgio, nuovo Paese. Superata Anversa il traffico svanisce, e nel primo pomeriggio arriviamo al Memling Camping, il piccolo e attrezzato campeggio già prenotato dall’Italia. Lasciamo il camper e a piedi ci avviamo verso il centro della città di Bruges. In mezz’ora siamo al Kruispoort gate, antico bastone medioevale in pietra che un tempo era una delle porte di accesso alla cittadina.

Il centro di Bruges ci appare da subito tranquillo, le sue strade e i marciapiedi acciottolati sono poco trafficati. Le case sono tutte diverse, un po’ come in Olanda, le facciate riportano spesso l’anno di costruzione, la maggior parte risale al 1600/1700, alcune a punta, altre dalla facciata che sale formando gradoni, tutte strette.

Arriviamo alla piazza De Burg, una delle due principali di Bruges, dove spicca la facciata gotica del Municipio, con le sue alte arcate di vetro circondate da statue, le torri a guglia, e delle grandi bandiere del Belgio, della regione delle Fiandre, e della città di Bruges. Accanto al grande palazzo del municipio c’è la facciata più piccola della Basilica del Santo Sangue, che spicca per il suo colore grigio scuro con le statue invece di un oro acceso.

Tutto attorno, un giardino con alberi secolari, le carrozze che trasportano i turisti e un vecchio furgone storico adibito a gelataio, sicuramente un angolo suggestivo, fiabesco. A poche decine di metri, si apre la più grande Grote Markt, un ampia piazza con al centro la statua di Breydel e Pieter de Coninck, due capi della rivolta popolare del 1302 contro i francesi. Oggi davanti alla statua è allestito un palcoscenico per un concerto di musica classica che si terrà la sera. A dominare la piazza c’è l’imponente torre medioevale Belfort, alta 83 metri, mentre tutto intorno sono bellissime le facciate in mattoni delle case, alcune risalenti al 1200, altre come nel resto della città, al 1600, dai colori che vanno dal rosso al marrone.

Piazza davvero bella, ci fermiamo qui, seduti sotto al Belfort, a mangiare patatine fritte comprate da uno dei chioschi storici presenti in piazza, mentre due giovani artisti di strada suonano melodie irlandesi con chitarra e violino. Bruges è famosa per le sue patatine fritte, sono vendute e pubblicizzate ovunque, ma la vera ed indiscussa star alimentare qui in città come in tutto il Belgio, è un’altra: il cioccolato. Almeno una vetrina su tre dei numerosi negozi delle vie del centro è un laboratorio di cioccolato, venduto in tutte le forme e gusti; per gli amanti dei dolci il paradiso esiste e probabilmente è qui a Bruges. Impossibile resistere ad assaggiare qualche prelibato cioccolatino artigianale.

Se il cioccolato è il re di Bruges, la sua regina non può che essere la birra, la famosa birra belga, anche essa presente ovunque nei numerosi pub; le marche delle birre belghe sono davvero tante, più di 1500, tanto che nel 2016 la cultura della birra belga è stata dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO. Oggi ci limitiamo al cioccolato, mentre Anna e Sara si divertono a fare shopping di simpatici articoli per la scuola. Il primo impatto di Bruges è decisamente positivo, domani avremo l’intera giornata per scoprire meglio le città e i suoi angoli più suggestivi. Ritorniamo a piedi passeggiando, oltrepassata la Kruisspoort gate, in un tranquillo quartiere di piccole villette, fino al bosco che ci porta direttamente al campeggio.

SOSTA CAMPER

Camping Memling, Veltemweg 109 Bruges. Costo pernottamento 48 euro, prenotazione consigliata, segue mail per self check in. Tutti i servizi presenti, dista circa 40 minuti a piedi dal centro cittadino.

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