Da Karradal a Egeskov Castel

Trentesimo giorno 390 km, progressivo 8.367 km

Sono passati 30 giorni da quando siamo partiti verso il Grande Nord in una calda giornata milanese. Trenta giorni di strade, di paesaggi meravigliosi, di arrivi e partenze, di Viaggio con la V maiuscola. Di strada e di luoghi ne abbiamo ancora molti da fare e vedere davanti a noi. Oggi lasciamo la Svezia, questo grande Paese verde, le sue sterminate foreste non le dimenticheremo facilmente. Siamo diretti nuovamente in Danimarca. Raggiungiamo dopo un paio d’ore di strada il ponte Oresund, l’alto ponte che collega Svezia e Danimarca tagliando l’omonimo stretto tra le città di Malmö in Svezia e Copenaghen in Danimarca. Guidare per ben 8 chilometri a 200 metri sopra al mare, col vento che soffia forte, non aiuta chi soffre di vertigini…terminato il ponte sembra che la strada finisca direttamente in mare dopo la discesa, così è di fatto, perché la strada prosegue lungo un tunnel sotto al mare per altri 7 chilometri, dopo i quali siamo di nuovo in Danimarca. Salteremo la bella Copenaghen, già vista all’andata, proseguiamo fino ad arrivare all’ isola danese di Fionia, ovviamente passando su un altro lungo ed alto ponte, lo Storebaelt.

Da qui, nei pressi della città di Odense, deviamo lungo una piacevole strada nella campagna, passato qualche minuscolo paese arriviamo al Castello di Egeskov, la nostra tappa odierna. La strada percorsa fino a qui è stata discretamente deserta, al contrario del grande parcheggio sterrato antistante all’area del castello, pieno di macchine e camper. Troviamo una zona tranquilla dove parcheggiare e ci incamminiamo verso l’entrata. Il castello di Egeskov, costruito nel 1500, è uno dei castelli in stile rinascimentale meglio conservati in Europa, una parte dello stesso è di proprietà privata, il resto, compresa gran parte dell’area circostante, è aperta al pubblico. Ci dobbiamo dividere per visitare le stanze del castello, Marlena non può entrare. In realtà però la parte interna è piuttosto deludente, ci sono troppi trofei di caccia, animali africani abbattuti in quantità in epoche chiaramente diverse, ma che oggi per noi sono macabri. Passiamo velocemente le stanze al piano terra e al primo piano per guardare con più calma e divertimento la collezione di giocattoli d’epoca nel sottotetto e la grande casa delle bambole che occupa un’intera stanza. Appena fuori dal castello, nelle sale della torre vicina al pontile, Anna e Sara sono rapite dalla visita alla collezione di abiti d’epoca.

La vista da fuori del castello, circondato dai laghetti sulle acque dei quali galleggiano le ninfee, merita davvero, con la sua sagoma in mattoni tra il rosa ed il marrone e le due torri con le guglie appuntite color verde che si riflettono nelle acque.

Merita invece tanto l’area esterna, una grande area verde con diversi punti gioco per bambini, tra cui la camminata tra gli alberi: Anna e Sara si divertono a salire e a camminare sulla passerella in metallo sospesa in cima agli alberi.

Ci sono anche dei labirinti, divertenti quanto complicati (Davide ed Anna non riescono più ad uscirne!) e degli interessanti padiglioni museo. Davvero bello quello della collezione di auto e mezzi d’epoca che vanno dalla fine del 1800 al 1980! Auto buffe, altre sfarzose, c’è perfino un vecchio autobus a due piani british di colore verde, e di fronte un padiglione con esposti cicli e motocicli del primo 900.

L’area è davvero grande, ben tenuta e piacevole da girare. Curiosiamo anche nel museo Falk che custodisce mezzi di soccorso dei vigili del fuoco e ambulanze danesi nel corso del tempo e in un padiglione invece dedicato al campeggio, dai primi mezzi usati fino alle superiori moderne ed accessoriate roulotte (molto diffuse da queste parti) dei nostri tempi. Il cielo nel frattempo ha lasciato spazio ad un caldo sole, le vedute del castello con questa luce sono ancora più spettacolari. Alla chiusura, alle 17, ripercorriamo il bel parco verso l’uscita e torniamo al camper. Si fa sera ed il grande parcheggio si svuota quasi del tutto, rimaniamo solo noi e una manciata di altri camper sparsi che passeranno qui la notte, abbiamo pagato il parcheggio notturno alla cassa del castello insieme al biglietto di ingresso. Il luogo improvvisamente si trasforma svuotato dagli ultimi turisti. Ora che il castello è chiuso possiamo anche fare delle foto dall’alto usando il drone.

Passeremo qui la notte, nella campagna danese ai bordi di un castello del Rinascimento, roba da re e regine. Anche se forse la vera regina è Marlena, che con tutto il prato a sua disposizione si diverte mentre il sole comincia a tramontare.

SOSTA CAMPER

Ampio parcheggio su ghiaia, Egeskov Castel costo 80 ddk, circa 10 euro, per il pernottamento. Nessun servizio.

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