Diciassettesimo giorno 388 km, progressivo 4.927 km
Questo luogo senza nome ci rimarrà dentro, è piaciuto a tutti noi, forse per la posizione isolata, per la spiaggerai tutta nostra, per la luce magica di ieri sera…chi lo sa. Marlena fa le sue ultime perlustrazioni insieme ad Anna, lasciamo un messaggio di ringraziamento speciale all’universo e poi si riparte.
Riprendiamo la strada E6 e oltrepassiamo la piccola Storslett, fatta di casette colorate ognuna col suo giardino ben curato e un porticciolo. Passiamo sotto ad lungo tunnel, che non sarà l’unico, continuiamo a costeggiare il fiordo lungo la strada semi deserta, mentre dal lato opposto le nubi coprono le cime delle montagne che ancora hanno tracce di neve, il resto del cielo invece è di un azzurro intenso. A distanza di decine di chilometri l’uno dall’altro, attraversiamo piccoli villaggi, tutti graziosi; le case hanno i giardini coperti di fiori lilla, sono i camenerio, che ci hanno accompagnato in tutte le strade del nord caratterizzando con il loro colore questi bellissimi paesaggi.
Ci fermiamo per una sosta lungo il fiordo di Lyngen, l’intento è quello di pranzare su uno dei tavoli all’aperto presenti nell’area, ma il vento è forte e freddo, così optiamo per un pranzo in camper.
Da qui la strada è un alternarsi di lungo costa e boschi interni fino ad una serie di tornanti di montagna, sempre perfettamente asfaltati, dove cerchiamo l’area sosta che avevamo scelto per la notte, ma senza trovarla, così continuiamo dritti fino a trovare un’area sosta appena dopo aver attraversato il ponte di Tjeldsundbrva, davanti all’antico molo dei traghetti di Fuglvika. Non è di certo il luogo perfetto di ieri, alle nostre spalle c’è la strada, ma la vista e’ bella sulla piccola spiaggia e sul molo in pietra. Ci godiamo la spiaggia, soprattutto Marlena che scava infinite buche e Sara che si arrampica sugli scogli.
AREA SOSTA
Fuglvika lungo la E6, nessun servizio.