Da Inari a Olderfjord

Quattordicesimo giorno 255 km, progressivo 4.021 km

Siida: il museo Sami di Inari

Inari, così come le altre piccole città del nord, non si possono definire delle città vere e proprie, sono più dei raggruppamenti sparsi di case, senza un vero centro da visitare, però proprio qui ad Inari c’è il più grande museo Sami della regione Lappone. I Sami sono la popolazione indigena autoctona della regione, che abitano da sempre queste terre estreme. Oggi conservano ancora parte delle loro tradizioni, che si possono scoprire visitando il museo Siida. Marle non può entrare così ci dividiamo in coppie, sono le 9 e siamo praticamente i primi ad entrare. Una parte del museo espone una piccola mostra fotografica, c’è poi un’ampia sala multimediale ed una raccolta di oggetti ed abiti tradizionali usati soprattutto in passato.

All’esterno un percorso all’aperto con la ricostruzione fedele di quelle che una volta erano le abitazione dei Sami, le trappole costruite per la cattura degli animali, le slitte e le imbarcazioni. Sara si diverte a provare il lazzo, ma la cattura delle finte renne di legno non ha successo.

Soddisfatti della visita riprendiamo la strada che è un continuo sali e scendi, sempre più deserta, sempre meno case, nessuna cittadina, solo alberi e renne. Arriviamo al confine con la Norvegia, non presidiato, per fortuna così non abbiamo il problema di spiegare in inglese del furto del passaporto di Marlena ad Amburgo. Improvvisamente, una volta passato il confine, il paesaggio muta completamente, non ci sono più boschi, la strada dopo poco comincia a correre parallela alla costa rocciosa, si vede il Mare di Barents, i primi fiordi. Siamo in Norvegia!

Pernottamento con vista a Olderfjord

Proseguiamo lungo la E6, dritto fino ad arrivare al campeggio Russenes, un grande negozio di souvenir fa da reception, 34 euro per un posto con attacco corrente, doccia calda a 10 corone per 6 minuti, ma soprattutto un posto, dal lato opposto della strada, affacciato sul fiordo, una vista spettacolare, la sua piccola spiaggia di sassi e alghe, i fiori…..e tanta pace. 

Nel grande negozio al di là della strada facciamo i primi acquisti norvegesi, felpe e souvenir. Riusciamo a farci una rigenerante doccia nei bagni del campeggio, con la musica di una radio filodiffusa all’interno, prima della cena e del meritato relax.

Anna e Sara ascoltano musica dalle loro cuffie, Marlena riposa soddisfatta del suo pesce affumicato trovato nel prato, mentre noi scriviamo gli appunti del blog i raggi del sole filtrano tra le nuvole ed illuminano le alture del fiordo, sono le ore 22, c’è luce come fosse mattina, il vento è costante, fa freddo, solo la felpa non basta più, ora serve la giacca. Questa notte siamo cullati dal suono della risacca, le gelide acque stanno invadendo la spiaggiata sottostante per via dell’alta marea. Non siamo mai stati così vicini a Capo Nord, alla nostra meta.

Area Sosta

Camping e Hotel Russenes, 9713 Russenes, Norvegia

34 euro pernottamento con corrente, uso gratuito lavatrice, asciugatrice, cucina comune. Docce 10 nok per 6 minuti. Arrivando presto si possono scegliere i posti con bellissima vista fiordo.

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