Da Bockenem ad Amburgo

Quarto giorno 206 km, progressivo 1.117 km

Amburgo, siamo arrivati nella prima grande città lungo la nostra strada. Trovare un posto per il camper non e’ facile, abbiamo pianificato tre possibili soluzioni nella preparazione del viaggio, ma oggi ci sono le gare podistiche e ciclistiche della Amburgo Active e il grande luna park Dom, che ha occupato l’area adibita solitamente a parcheggio proprio a fianco allo stadio Millerntor nel quartiere di St. Pauli, nessuno dei tre parcheggi previsti e’ accessibile. Decidiamo di parcheggiare in una via adiacente, Glacischaussee, dove c’e’ gia’ una fila di camper posteggiati, non proprio il massimo considerando le soste dei giorni scorsi.

Cominciamo l’esplorazione della città proprio dal Millerntor Stadion, casa di una dell due squadre di calcio locali, il Fc St. Pauli, che più che calcisticamente, e’ famosa per la sua identità antirazzista, multietnica e sociale. Ovunque al di fuori dello stadio e in tutto il quartiere, e’ visibile questa identità: adesivi, murales, bandiere LGBT, effigi di Che Guevara o del teschio con due ossa incrociate simbolo della squadra, che viene indossato con orgoglio sulle magliette o le felpe da persone di ogni eta’.

Passiamo le prime ore girando per questo strano, ma vitale quartiere, passando accanto alla zona a luci rosse, forse la parte più degradata, che inizia proprio nella Beatles Square, la piazza intitolata ai 4 boys di Liverpool, a forma di disco vinile con le loro sagome che sembrano più dei grandi stampini per biscotti. Percorriamo in lungo Reeperbahn, il viale pieno di locali bar e ristoranti, il negozio ufficiale del Fc St. Pauli (dove mi aggiro come un bambino in un negozio di giocattoli, acquistando due magliette), un grande sexy shop moderno che sembra un supermercato, fino ad arrivare alle due torri di vetro “danzanti”, Tenzende Turme, due grattacieli che divergono nella loro parte finale. Da qui attraversando l’Elbpark, scendiamo fino alla zona del molo.

E il volto della città cambia completamente: lungo il molo che affaccia sul grande fiume Elba, il via vai di turisti e di locali e’ incessante, piccoli chioschi vendono panini ripieni soprattutto di pesce, mentre i battelli turistici si contendono i possibili clienti. Sul fiume fa bella mostra anche un grande veliero, mentre in lontananza, sulla sponda opposta, si può ammirare il lato industriale di questa grande città di porto, con i suoi enormi argani, le gru portali. Passeggiamo lungo l’ampio marciapiede fino ad arrivare a quello che forse e’ il monumento simbolo della città: l’Elbphilharmonie, un imponente edificio adibito a sala concerti, affacciato sul fiume Elba, la cui parte superiore costruita in vetro ricorda la forma delle onde.

Comincia a soffiare un vento molto forte proprio quando arriviamo ai piedi dell’imponente edificio. Rispetto alle case di St. Pauli, vecchie, un po’ trasandate ma colorate e vissute, qui le abitazioni sembrano invece uscite da una fiera di art designer, tutte ordinate, pulite e squadrate. Molto belli invece i caratteristici edifici di mattoni color rosso, sempre lungo l’area di moli, divisi in lunghe file separate dai canali. Qui il vento soffia meno.

Continuiamo la nostra camminata per Amburgo, spostandoci nella parte storica, visitiamo i resti della chiesa Sankt Nikolai, devastata durante la seconda Guerra Mondiale, di cui resta solo il campanile e parte della facciata.

Raggiungiamo poi il Rathaus, il municipio di Amburgo, uno dei più sfarzosi d’Europa. La piazza e’ transennata ed occupata dalla zona d’arrivo della manifestazione dell’Amburgo Active.

Abbiamo fatto una lunghissima passeggiata per la città e visto quello che volevamo vedere, torniamo verso la zona di St.Pauli. Purtroppo ci attende una brutta sorpresa, qualcuno si e’ introdotto nel camper forzando e rompendo la finestra laterale. Non avevamo lasciato niente di valore, ma comunque non e’ una sensazione piacevole, soprattutto quando ci rendiamo conto che hanno portato via il nostro zaino che conteneva le guide Lonely Planet per le tappe del nostro viaggio e i documenti di Marlena. Ci organizziamo per sistemare in qualche modo il danno e facciamo denuncia dello scasso. Andiamo alla stazione di polizia Davidwache, che viene utilizzata per molte riprese delle serie tv poliziesche tedesche. Troviamo un gentilissimo poliziotto che e’ dispiaciuto per la nostra disavventura.

Decidiamo a questo punto di concederci una notte tranquilla lungo le rive dell’Elba, Amburgo era l’unica tappa su cui eravamo stati un po’ incerti fin dall’inizio del viaggio, per la difficoltà di trovare una buona area sosta per camper in posizione abbastanza comoda per visitare la città, purtroppo i nostri timori erano fondati, ma non sara’ questo inconveniente a fermare il nostro viaggio.

AREA SOSTA CAMPER

Camping Elbepark-bunthaus Moorwerder Hauptdeich 33, 21109 Hamburg, Germania

Costo 35 euro, check in da fare direttamente sul sito. Lungo il fiume Elba con alcuni parcheggi che affacciano direttamente sul fiume, c’è anche un ristorante interno al camping.

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