Finisterre: le sentinelle del mare
St. Mathieu
“La leggenda narra che, riportando il corpo dell’apostolo Matteo, dei mercanti del Léon sarebbero stati miracolosamente salvati dal naufragio al largo di questa punta. Nel VI secolo, per ospitare le reliquie del santo, Tanguy vi fondò il primo monastero. Dell’abbazia oggi rimangono la facciata romanica, le volte in pietra del coro e le arcate della navata”.
Il faro di St Mathieu, alto 37 metri, domina dall’alto del promontorio roccioso il Mare d’ Iroise e sorge proprio accanto ai resti dell’antica abbazia.
È un luogo simbolo della Bretagna, molto suggestivo, soprattutto al tramonto, quando il sole illumina ed accende i colori bianco e rosso del faro in contrasto con le mura grigie dell’abbazia. Camminando tra i resti di quest’ultima si possono ammirare scorci del faro tra le arcate che per l’occhio di un fotografo sono un abbinamento unico da catturare. Il faro si trova a Plougonvelin, non distante da Le Conquet, ed è facilmente raggiungibile via strada (ampio parcheggio gratuito) o percorrendo a piedi l’antico sentiero dei doganieri. È aperto al pubblico, c’è un piccolo museo ed un negozio di souvenir, e si può arrivare in cima salendo i suoi 163 gradini.
Nel nostro viaggio nel Finisterre abbiamo visitato il faro di Saint Mathieu quattro volte, in diversi momenti del giorno, per godere dei giochi di luce sempre diversi. Ci e’ piaciuto girare tra le rovine dell’antica abbazia, le ragazze si sono immerse in questa atmosfera d’altri tempi ed hanno fotografato le rovine, anche Davide non ha risparmiato scatti e selezionare le foto per questo post e’ stato complicato!
Non distante dal faro, con una passeggiata di pochi minuti lungo la scogliera a picco sul mare, si raggiunge un’alta stele in cemento che ricorda i marinai caduti durante la Prima Guerra Mondiale.
Faro di Kermorvan
Il faro di Kermorvan risale al lontano 1849, alto 20 metri e costruito in pietre di granito, rappresenta il faro su terra ferma più occidentale di Francia. Situato a nord ovest di Le Conquet, lungo la costa del Finisterre, e’ raggiungibile dal porto del villaggio con una passeggiata di 1h circa. Collegato alla terra ferma da un ponte in granito, appena oltrepassato un antico forte militare, il faro ha la forma di una torre quadrata. Il suo fascio di luce, oggi automatizzato, ha una portata di 40 km.
Qui, al tramonto, abbiamo potuto ammirare un indimenticabile spettacolo naturale:un gruppo di delfini ha giocato mezz’ora nelle acque color oro illuminate dal sole calante. A poco più di 1 km è possibile lasciare l’auto. Poco lontano si può raggiungere l’ampia spiaggia Des Blancs Sablons.
Le Petit Minou
Indubbiamente uno dei fari più iconici e fotografati della costa bretone, Le Petit Minou si trova di fronte all’omonimo forte, nascosto da un’imponente scogliera. Il faro segna l’ingresso al non lontano porto di Brest.
Fu costruito a metà del 1800 e completamente automatizzato alla fine degli anni 80. Costruito in pietra bugnata dell’Aber Ildut, questa torre cilindrica sale a ventisei metri sul terreno, la si raggiunge percorrendo un breve ponte in pietra costruito sulla scogliera. La vista migliore si ha dall’alto, inerpicandosi sopra al forte, per ammirare un panorama stupendo. Ma è facile catturare scatti bellissimi da diverse angolazioni, anche dalle rocce sottostanti dove meglio si può ammirare l’arcata del ponte. Accanto c’è una bella spiaggia.
Fari dell’ Ile de Sein
Grand Phare
Il nuovo Grand Phare de l’ile de Sein è stato ricostruito tra il 1950 e il 1951 sulle fondamenta del vecchio faro, che i tedeschi, in fuga dalla piccola isola occupata durante la II Guerra Mondiale, distrussero con la dinamite. Alto 50,90 m, ha una forma interna cilindrica con un diametro di 3,50 m, dalla base alla sommità. All’esterno, la sua costruzione è a forma di cono con un diametro di 6,25 m alla base e di 4,50 m alla sommità.
La luce con 4 lampi bianchi distanziati di 25 secondi, ha una portata di 27,5 miglia (circa 51 km). Lo si raggiunge attraversando a piedi l’intera isola dal molo di attracco dei traghetti, una passeggiata di 20 minuti circa. Alto e slanciato, di colore bianco e nero e con la scritta Sein, rappresenta uno dei simboli della piccola e leggendaria isola omonima.
Ar Men Brial
Attraversata la Pointe di Raz, e approdati al piccolo molo dell’Ile de Sein, questo avamposto che sembra essere posto alla fine del Mondo, il primo simbolo che si vede è il piccolo faro Ar Men Brial, alto 16 metri, dal colore bianco e verde. Fu costruito nel 1909, oggi sembra dare il benvenuto a chi decide di visitare l’isola.
Pointe du Raz
La Pointe du Raz è l’estremità nord-occidentale della Bretagna e della Francia, oltre la quale si estende l’Atlantico. E’uno dei luoghi più temuti dai naviganti per via delle forti correnti e del mare spesso in tempesta. A guardia di questo tratto di Oceano, si ergono due fari, La Vielle, risalente al 1882, costruito in pietra su di una roccia in mezzo al mare, e di fronte la Tourelle de la Plate, noto anche come Petite Vielle. Abbiamo potuto ammirare entrambi lungo la navigazione per arrivare alla remota Ile de Sein.