Il primo impatto con Belgrado è davvero piacevole. A piedi, passando prima per il Tasmajdan Park e l’elegante Palazzo del Parlamento, arrivo a Knez Mihailova, la via pedonale del centro. E’ ampia, contornata da negozi alla moda, qualche artista di strada compreso chi vende i propri quadri e numerosi carretti dei gelati. C’è un via vai di gente, soprattutto giovani, belle ragazze e famiglie a passeggio, nonostante sia giornata lavorativa. La via termina a ridosso della cittadella di Kalemegdan, un’antica roccaforte costruita sulla collina che domina la confluenza tra i fiumi Sava e Danubio. Ci tornerò domani con calma perché sta venendo sera.
Per cena non c’è zona migliore di Skadarljia, una via stretta e acciottolata dall’atmosfera bohémienne, davvero graziosa e suggestiva, poco illuminata e piena di ristoranti e locali coi tavoli all’aperto tra i quali si aggirano suonatori di musica zigana. Sembra di fare un salto indietro nel tempo; per cena mi concedo la specialità locale, lo cevapcici, piatto di salsicce in grandi quantità in una delle tipiche locande (kafane) qui presenti.
I monumenti di Belgrado di notte sono illuminati da una luce davvero suggestiva, ritornando sempre a piedi verso la guesthouse, mi godo prima il Parlamento e poi la Chiesa di San Marco in Tasmajdan con le sue torri a cupole stile bizantino, magistralmente illuminati. Anche a quest’ora tarda, col buio, il parco Tasmajdan, il più grande in città , è frequentato da famiglie, gente che porta a spasso i cani e giovani che fanno jogging…
Inizio di buon mattino l’indomani il giro per Belgrado, partendo dal grande Tempio di San Sava, imponente, di color bianco con la cupola centrale verde: l’interno è da sempre in costruzione, non è mai stato ultimato, ricorda un po’ Aya Sofia di Istanbul: non esiste un altare, ad un lato alcuni fedeli alimentano ed accendono lunghe candele, mentre altri in fila indiana, attendono il loro turno per pregare davanti ad una piccola croce posta al centro della chiesa.
E’ una bella giornata di sole e fa caldo oggi, dai giardini fuori al Tempio, mi incammino verso il centro, passando davanti agli eleganti palazzi reali coi loro giardinetti fioriti, proprio di fronte al Palazzo del Parlamento. Lungo le ampie arterie stradali il traffico è sempre scorrevole. Passo dalla grande Piazza Terazije, fulcro della città , e ripercorro la pedonabile Knez Mihailova; le cose da vedere in città sono racchiuse in un’area facilmente percorribile in poco tempo, così attraversata la strada dove passano le rotaie dei vecchi tram rossi, sono nel grande parco che racchiude la cittadella fortificata di Kalemegdan.
Kalemegdan è un luogo davvero piacevole dove passeggiare, nel verde (ben curato) e nella quiete, passando tra vecchie chiese racchiuse dalle antiche mura, fino ad arrivare al punto più alto della collina dove si erge la colonna con in cima la Statua del Vincitore ed uno spiazzo attorno dove ammirare il panorama di Novi Beograd, la parte nuova della città , al di là della Sava e del grande Danubio.
Scendo attraversando il parco e percorrendo alcune vecchie vie del centro, nascoste, dove trovo un angolo di relax davvero suggestivo all’interno della piccola libreria Apropo, che ha al suo interno un angolo dove serve tè e biscotti, in compagnia di un paio di gatti placidamente sdraiati sulle poltrone.
Il sole comincia a calare, risalgo la morbida collina, il parco si è popolato, qualche turista e soprattutto tante giovani coppie che vengono quassù a godersi il tramonto: in effetti la lunga attesa del sole che cala alle spalle della città nuova, con la vista sul Danubio dalla Statua del Vincitore è davvero suggestivo, come tutti i tramonti anche questo ha qualcosa di magico. Qualche coppietta amoreggia seduta sul muretto, altri sulle panchine, mentre il sole è tramontato dietro a qualche nuvola che ha reso il tutto ancora più suggestivo; si accendono le tenue luci che illuminano statue e mura, scendo per concedermi un gelato prima e una abbondante cena poi nella caratteristica Skadarljia.